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Si svolgerà il 31 maggio, 1 e 2 giugno il Festival Etnico "Lo Spirito Del Pianeta".

Si tratta di una manifestazione internazionale ed interetnica organizzata dalla Cooperativa "Il Sogno Diverso" , che ogni anno coinvolge gruppi tribali provenienti da tutti i cinque continenti. Essa porta così in Italia tradizioni, suoni, stili di vita, passato e presente di popoli diversi tra loro, ma desiderosi di realizzare una realtà comune di mutuo rispetto.

Il Festival organizzato con il Comune di Stresa ha come sede il Palazzo dei Congressi e il "giro del mondo" si aprirà il 31 maggio alle 21, dopo i saluti delle autorità presenti, con danze e canti del gruppo degli Hopi, dall'Arizona. Popolazione nativa del Sud-Ovest degli Usa, gli Hopi sono locati nell'Arizona settentrionale nella grande nazione Navajo. Quella degli Hopi è considerata la più antica tradizione nativa: un popolo fieramente indipendente, intensamente spirituale, profondamente rispettoso, che vive mantenendo il legame con la propria tradizione e con le proprie origini. Attraverso canti, danze, percussioni si respirano vita ed emozioni di chi fa della sua cultura il punto di riferimento per la propria vita. Gli Hopi mantengono tuttora rigidamente separate le cerimonie religiose (non visibili per persone che non hanno origini Hopi) e danze tradizionali, il che li rende portatori di grande responsabilità nei confronti di una delle più grandi civiltà mai esistite.
Il 1° giugno, sempre alle 21 al Palazzo dei Congressi, sarà la volta degli Ndebele o Amandebele, un popolo che appartiene al gruppo degli Ngoni dell'Africa meridionale. Essi sono una delle due etnie principali dello Zimbabwe e grazie al forte senso di identità sociale e al valore attribuito ai legami di parentela, sono riusciti a mantenere le proprie tradizioni. I villaggi di capanne di fasci di erbe e legname a forma di arnia, sono costruiti presso pascoli e terreni fertili. Ogni tribù ha un capo, eletto dagli anziani. Durante le feste i guerrieri indossano vestiti ornati di ricche piume, pelli di animali selvaggi, collane, bracciali di vetro o metallo; le donne giovani si limitano a un grembiule di pelle, se sposate indossano una gonna di pelle di bue trattata con grasso di animale e si ornano braccia, gambe e collo con anelli di bronzo e rame, simbolo di fedeltà e legame con il marito.
Il 2 giugno (ore 21, Palazzo dei Congressi) si esibirà Gruppo Scozzese Saor Patrol. La cornamusa, considerata strumento nazionale, accompagna le note di un gruppo che con la sua grinta e con i suoi tamburi sa far respirare l'autentica aria della Scozia. Dal gaelico, il nome di questo gruppo letteralmente significa "la pattuglia della libertà" (saorsa è la parola gaelica che indica il concetto di libertà). Questo perchè non si tratta solo di un gruppo musicale: sono portatori culturali di una tradizione antica che ha bisogno di impegno e dedizione per sopravvivere. Da più di 10 anni il progetto è quello di realizzare un villaggio celtico nei pressi di Edimburgo, per poter trasmettere a tutti (e soprattutto ai più giovani) l'amore per il proprio passato.