E’ una giornata importante per la nostra città, per tutta la nostra comunità. Oserei dire una giornata storica perché si realizza un sogno di molti stresiani: quello di dare una sede stabile, quasi definitiva, ai nostri volontari della Croce Rossa. Un sogno - e qui mi rivolgo al presidente onorario Angelo Vigano cofondatore della
Croce Rossa stresiana - per il quale si è operato per anni, anche con le mille difficoltà che abbiamo incontrato, ma ce l’abbiamo fatta. Questo è il risultato che va ascritto alla tenacia e allo sforzo di tutta la nostra città.
E’ quindi un giorno di vera festa. Sì, perché per arrivare a questo risultato non vi è solo stato il lavoro materiale di ristrutturazione della struttura, che anzi è stato il più rapido rispetto alla risoluzione delle continue difficoltà burocratiche. Tanto che, per realizzare questo segno, si è dovuto affiancare al Comitato locale, l’Associazione amici della croce rossa, che ha portato a termine l’intera ristrutturazione di questo stabile concesso dall’ASL in comodato per 26 anni ed ai cui lavori ha contribuito economicamente tutta la città, in uno sforzo corale che rappresenta un esempio positivo di collaborazione tra pubblico e privato.
Un esempio di buone pratiche di sussidiarietà ove il pubblico ha fatto giustamente la sua parte impegnandosi a supporto della Croce Rossa per risolvere le problematiche contrattuali e burocratiche e contribuendo con una spesa di 65.000 euro. Ma quello che mi preme evidenziare è che quindi solo per una parte dei costi ha contribuito il pubblico, perché la maggior parte della spesa (circa 230.000 euro) è stata sostenuta con uno sforzo corale tra associazioni, fondazione bancarie (Novara e Intra), famiglie e privati cittadini. Questo vuole dire che tutti abbiamo creduto in questo progetto. E questo va detto con orgoglio e con forza perché è un esempio di come la nostra città abbia, quando è sollecitata, un cuore grande.
Ed è proprio in questa occasione, così importante e storica per tutta la nostra Stresa, che abbiamo pensato, Comune e Croce Rossa, di pubblicare con Andrea Lazzarini editore, un volumetto proprio sulla storia del Comitato Locale della Croce Rossa, a cura di Vilma Burba che ringrazio per la collaborazione. Anche con questo libro, che verrà omaggiato a tutti i presenti, si vuole ripercorre il passato della CRI, si vuole far riflettere su dove si è partiti e dove si è arrivati oggi. Solo ripercorrendo la nostra storia si può infatti meglio comprendere i traguardi del domani, capire dove vogliamo ancora arrivare per il futuro.
La storia del Comitato Locale della Croce Rossa di Stresa, che nel libro viene ripercorsa passo passo, rappresenta uno spaccato significativo della vita sociale della nostra città.
Dimostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto sia vitale e fondamentale per una comunità il volontariato di cui la CRI è espressione, senza il quale l’attenzione ai bisogni più immediati della popolazione sarebbe assolutamente limitata o addirittura insufficiente.
Con una certezza però: la nuova sede, come tutte le attrezzature moderne di cui oggi disponiamo, nulla sono se non ci sono dietro delle persone che quotidianamente costruiscono la vera storia. Ed allora il nostro pensiero, anche commosso, va a tutti quei volontari che non ci sono più, che è giusto ricordare in questa occasione perché un pezzo della Croce Rossa di Stresa è anche loro.
Un grazie sentito quindi a tutti i volontari della Croce Rossa, di oggi e di ieri, perché con il loro lavoro a servizio dei nostri cittadini, hanno reso e rendono Stresa una città più buona e giusta perché attenta alle necessità sociali.
Canio Di Milia
Sindaco di Stresa