«Sarebbe un sogno far tornare
Miss Italia a Stresa». Il sindaco di Stresa Canio Di Milia reagisce così alla notizia che Salsomaggiore, sede del concorso di bellezza negli ultimi trent’anni, ha gettato la spugna, rinunciando a
Miss Italia per i costi che il comune doveva sostenere ogni anno per
ospitare la manifestazione.
Il Comune emiliano finanziava fino all’anno scorso con 600 mila euro la manifestazione, un costo che alla luce dei tagli della finanziaria è diventato insostenibile.
«Stresa ha già ospitato il concorso di bellezza nelle sue prime edizioni, sarebbe un ritorno oltremodo benvenuto: la visibilità mediatica della manifestazione darebbe una spinta positiva al turismo di provenienza italiana, che come dicono le statistiche è sempre rimasto un po’ in sordina rispetto a quello proveniente dall’estero» aggiunge Di Milia.
«Certo prima bisognerà verificare con Regione e Provincia se la cosa è fattibile, è ovvio che la ricaduta sul territorio riguarderebbe tutto il Verbano Cusio Ossola e il Piemonte: proprio per questo ho preso contatto con il presidente del consiglio regionale Valerio Cattaneo e con il presidente della provincia Massimo Nobili per verificare a breve se la candidatura di Stresa è una strada percorribile».
Anche il presidente della Provincia Massimo Nobili dice che «certamente almeno una verifica con gli organizzatori su quali siano le condizioni logistiche ed economiche per poter far tornare Miss Italia a Stresa nell’anno del 150 anniversario dell’Unità d’Italia è doverosa».
«E’ certamente un’opportunità per Stresa ma un interesse anche per la provincia e per tutto il Piemonte, se il comune di Stresa decide di esplorare questa possibilità può contare sul nostro appoggio». «Crediamo che eventi come Miss Italia o il Giro d’Italia possano contribuire a far conoscere il nostro territorio: anche con il marketing territoriale possiamo aiutare la nostra provincia ad uscire dalla crisi».
Oltre alle questioni economiche, da affrontare vi saranno anche questioni logistiche quali la location da utilizzare per le serate: a Salsomaggiore Terme il concorso aveva trovato negli ultimi anni la sua sede al Palacotonella, il palazzetto dello sport, struttura di grandi dimensioni con una capienza di oltre 3500 posti a sedere. Le dimensioni del Palacongressi di Stresa o dell’Hotel Regina, sede delle prime edizioni, difficilmente potrebbero accogliere l’evento e quindi potrebbe essere necessario realizzare una struttura temporanea ad hoc.
"SEICENTOMILA EURO E’ la cifra che il Comune emiliano destinava alla manifestazione"
"PIEMONTE ALLA RIBALTA Con Provincia e Regione si verificherà se è possibile dare sostanza al progetto"
(Di L.G. su La Stampa)