I turisti ci chiedono di visitare
Santa Caterina del Sasso sulla sponda lombarda, ma non possiamo portarli:
non è possibile attraccare»: a denunciare la situazione sono i titolari,
una sessantina, dei motoscafi del servizio pubblico non di linea della sponda piemontese del Lago Maggiore. L’amara sorpresa è arrivata per Pasqua, quando è
stato aperto il nuovo pontile d’attracco nei pressi del monastero: progettata per accogliere i battelli del servizio di linea della
Navigazione Lago Maggiore, la nuova struttura ha di fatto eliminato la possibilità di attracco per i motoscafi non di linea.
«Come Confartigianato - spiega Amleto Impaloni -, abbiamo raccolto le segnalazioni dei motoscafisti ed evidenziato già a marzo all’amministrazione provinciale del Vco la situazione».
«E’ evidente la discriminazione verso alcuni operatori e la ricaduta negativa sul comparto proprio all’avvio della stagione», aggiunge. I rappresentanti dei motoscafisti non escludono di rivolgersi al garante della concorrenza. La situazione degli attracchi a Santa Caterina era già abbastanza precaria in passato ma senza giungere all’impossibilità di fatto di ormeggiare le imbarcazioni per sbarcare i turisti.
Solidarietà ai titolari delle licenze di trasporto pubblico non di linea su acqua è stata espressa anche dal presidente della Provincia Massimo Nobili, che ha inviato una nota al suo collega di Varese.
Ma l’impossibilità di attraccare a Santa Caterina è solo la punta dell’iceberg sul fronte delle difficoltà di attracco dei motoscafi. Un altro punto critico è il porto di Villa Taranto, altra attrazione di assoluto rilievo per i turisti presenti sul lago. L’attracco avviene in modo precario vicino a una stretta scaletta in granito posta sul lato dello scalo della Navigazione Lago Maggiore con notevoli difficoltà per la discesa e salita dei turisti, soprattutto in caso di vento.
I motoscafisti negli ultimi anni hanno invece impegnato risorse per migliorare la sicurezza dei pontili di attracco a loro affidati in concessione: in molti casi a Stresa, Baveno e sulle isole le passerelle in legno sono state sostituite con quelle in metallo dotate di corrimano per una maggiore sicurezza.
Rimane ancora aperta anche la questione dei pontili riservati ai mezzi di soccorso sulle isole Bella e Pescatori: le difficoltà in questo caso sono state denunciate a più riprese dal presidente della squadra nautica di salvamento Massimiliano Sabatini. «In caso di malori o di incidenti a turisti e residenti i nostri interventi sulle isole sono resi difficili dalla mancanza di attrezzature di attracco», spiega. I pontili per gli interventi di emergenza sono stati finanziati già due anni fa dalla Regione, che ha affidato i lavori al Comune di Stresa. Il ritardo nell’avvio dei cantieri, già appaltati, sarebbe secondo l’amministrazione stresiana da imputare al livello delle acque del lago e all’inopportunità di intervenire in piena stagione turistica.
"CONFARTIGIANATO «Discriminazione evidente a favore del servizio di linea della Navigazione»"
(Di Luca Gemelli su La Stampa; foto La Stampa)