Hanno spaccato con un cacciavite il finestrino di un’auto parcheggiata vicino all’asilo di Baveno, rubando la borsetta che era appoggiata sul sedile. Ma pochi minuti dopo sono stati fermati a un normale posto di controllo dei carabinieri di Stresa. Così sono stati smascherati gli autori del furto, E. L., 50 anni di Villanova Canavese (Torino) e la moglie A.L., anche lei 50 anni. Entrambi hanno
numerosi precedenti alle spalle per reati come furti e borseggi. Il fatto è accaduto mercoledì pomeriggio. Una donna, che abita sull’isola Bella, aveva parcheggiato l’auto, una Skoda Fabia, per andare a prendere il figlio di due anni all’asilo di Baveno.Quando è tornata ha trovato il finestrino spaccato: era sparita la borsetta, contenente 350 euro, il telefono cellulare e i documenti. Subito la chiamata al centralino dei carabinieri, i quali l’hanno informata che i due, a bordo di una Punto, era già stati fermati a Stresa e portati in caserma.
Ieri mattina al tribunale di Verbania nel processo per direttissima il giudice Luigi Montefusco ha condannato Laforè a sei mesi di reclusione, la moglie a sei mesi e 20 giorni agli arresti domiciliari, oltre al pagamento dei danni pari a 500 euro. Per i due l’accusa, sostenuta da Annamaria Rossi, aveva richiesto un anno e quattro mesi e 240 euro di multa per Laforè, e 6 mesi e 120 euro di multa per Lanza.
Volevo comunicarvi che...
Buona lettura.
26/03/2011
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14/09/2010
PAROLE IN LIBERTA'
Stresa comune virtuoso
La notizia è veramente importante: Stresa è tra i pochi comuni italiani che per il Ministero dell'economia è considerato un comune virtuoso.
Un riconoscimento oggettivo difficile da contestare perché fatta su parametri valutati in raffronto a tutti i comuni. Un risultato che premia il lavoro di quanti all'interno del comune lavorano per tenere quotidianamente i conti in ordine ed a cui va il mio plauso e apprezzamento.
Un duro colpo però, si fa per dire, a chi ha sempre gridato allo spreco, ai conti poco in ordine, a chi ci ha abituato a emettere sentenze definitive contro il sindaco e la sua amministrazione.
E ora, rantolando nel buio senza darsi pace, cerca persino di contestare questo risultato sfornando numeri su numeri in un continuo vortice ossessivo.
Che sconfitta sonora...eppure basterebbe un po' di umiltà...