Battelli di linea più cari a partire da domenica: il ventilato aumento delle tariffe della Navigazione Lago Maggiore per coprire, almeno in parte, il buco nei conti provocato dai tagli dei finanziamenti governativi e dall'assoggettamento ad Iva delle forniture di beni e carburante, è stato autorizzato nei giorni scorsi dal ministero delle Infrastrutture. La stangata si abbatte in particolare sui turisti, che per l’acquisto dei biglietti di circolazione dovranno sborsare il 25% in più. Più contenuto, ma
sempre significativo, l’aumento sugli abbonamenti e sui biglietti di corsa semplice, per i quali si pagherà il 10% in più.
«L’aumento delle tariffe rappresenterà una boccata d’ossigeno per far fronte alle spese di esercizio – spiega l’ingegnere Massimo Checcucci, direttore della Navigazione Lago Maggiore – l’aumento modulato a seconda dei biglietti salvaguarda gli abbonamenti e i biglietti di corsa semplice».
Approda così anche sul Lago Maggiore il modello Venezia nel trasporto pubblico su acqua, che vede nella città lagunare tariffe differenziate per tipologie di utenti, con i turisti chiamati a pagare un prezzo più alto (6,50 euro per singola corsa, 16 euro per biglietti validi dodici ore).
«L’aumento non riguarda solo il Lago Maggiore ma anche le due gestioni sorelle del Lago di Como e del Garda, non sarà comunque sufficiente a coprire gli 11 milioni di euro mancanti» aggiunge Checcucci «bisognerà vedere quale saranno gli effetti degli aumenti sul traffico, non credo saranno però troppo pesanti».
Il timore è che l’incremento delle tariffe provochi una contrazione dei passeggeri tale da ridurre o vanificare l’effetto sugli incassi dell’aumento tariffario.
L’ingegnere non lo dice apertamente ma si capisce comunque dalle sue parole che senza la mossa dell’aumento delle tariffe il rischio sarebbe stato quello di non aver abbastanza risorse per garantire i battelli nel periodo estivo.
«Così arriveremo ad ottobre e poi si vedrà» sottolinea Checcucci, che come i due colleghi delle gestioni del Garda e Como spera in un ripristino delle risorse tagliate dall’ultima finanziaria del Governo Berlusconi.
Intanto entro la fine del mese potrebbe essere reso noto l’orario per il periodo estivo. Con tutte le incognite del caso.
Preoccupato per quella che definisce una situazione paradossale è Paco Garofoli, titolare dell’Hotel Ristorante Belvedere dell’Isola Pescatori: «da una parte si tagliano le corse, dall’altra si aumentano le tariffe, a festeggiare saranno sicuramente i motoscafisti del servizio privato. Invece di tagliare le corse bisognerebbe cercare di far crescere il numero di passeggeri».
Il rischio di una sempre più accesa concorrenza alla Navigazione Lago Maggiore da parte dei motoscafisti del servizio non di linea è dietro l’angolo: già prima degli aumenti, infatti, sul percorso da Stresa o Baveno per le tre Isole Borromee le tariffe praticate erano simili a quelle della Navigazione Lago Maggiore fissate a 12,20 euro con i barcaioli, che facevano pagare da 10,50 a 12,50 a seconda del luogo di imbarco.
Dopo l’aumento, che vedrà il biglietto di libera circolazione per le tre Isole della Nlm salire intorno ai 15 euro, i motoscafi privati diventeranno ancora più competitivi anche sulla clientela individuale, dopo aver già strappato negli anni alla NLM la grande fetta dei viaggi di gruppo.
(Di Luca Gemelli su La Stampa)