L’ arrivo di
denaro fresco mette d’accordo i sindaci delle località che si affacciano sul
Lago Maggiore: «
La tassa di soggiorno, se si vuole offrire servizi di qualità, è necessaria. Bisogna soltanto ragionare su come dovrà essere applicata: uguale per tutte le strutture alberghiere o differenziata? Subito quest’anno o a
partire dal 2012?». L’esigenza del primo cittadino verbanese, Marco Zacchera, di trovare una strategia comune con i suoi colleghi circa l’applicazione della tassa di soggiorno prevista dal decreto attuativo del federalismo, ha trovato subito consensi. Quindi saranno in parecchi a partecipare alla riunione convocata al municipio di Verbania per venerdì prossimo alle 18. Il sindaco ha invitato anche gli amministratori dei Comuni che si affacciano sui laghi d’Orta e Mergozzo.
Per ora sono tutti prudenti, ma certamente è una misura che fa gola: applicata al massimo del suo taglio, 5 euro al giorno, per Verbania, che ha circa 800.000 presenze l’anno, vorrebbe dire 4 milioni di euro che entrano nelle casse comunali.
«Per il momento - dichiara Zacchera - vogliamo avviare soltanto dei ragionamenti insieme. Sarebbe sbagliato andare ognuno per conto proprio. Dobbiamo dimostrare unità e condivisione perché questa è materia di grande rilevanza». Il sindaco non vuole fare numeri né sulla tassa né sui tempi: «Ancora non esiste alcuna norma attuativa, dobbiamo prima approfondire e poi arrivare a una decisione».
Più disponibile a lanciare qualche idea è il sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella: «Non mi pare giusto che la tassa vada in vigore quest’anno. Ormai i turisti hanno fatto le loro prenotazioni e si troverebbero con una sorpresa: meglio iniziare dal prossimo. Giusto, comunque, che i comuni trovino le risorse anche in questo modo per investire su ambiente e servizi».
Dello stesso avviso il primo cittadino di Stresa, Canio Di Milia: «E’ un provvedimento che non incide sensibilmente sul soggiorno e ci permette di investire sul miglioramento e l’efficienza dei servizi. Noi abbiamo una clientela straniera di alto livello che guarda molto alla qualità prima di scegliere. Capisco che l’associazione albergatori possa essere contraria ma il rischio è di sottrarre risorse al turismo».
D’accordo ma cauto il sindaco di Baveno Massimo Zoppi: «E’ una tassa che viene applicata in tutti i Paesi europei e ci sono delle buone ragioni. Va introdotta in maniera progressiva approfondendo molto bene come devono essere finalizzate le risorse».
Roberto Suman, primo cittadino di Ghiffa, dà dei suggerimenti: «Per quest’anno lasciamo tutto com’è, perché gli operatori hanno già fatto i contratti. Introduciamo la tassa il prossimo anno esonerando le presenze che vanno oltre gli otto giorni. E’ importante comunque imbastire una strategia comune».
Tutti d’accordo nel differenziare la tariffa a seconda del livello delle strutture: «Un campeggiatore non può pagare come chi soggiorna nelle suite». Per questo Zacchera ha invitato alla riunione anche le associazioni degli albergatori e dei campeggiatori di Verbania: «Vogliamo sentire il loro parere - sottolinea il sindaco -. Anche se ancora non esiste alcuna certezza normativa a favore di questa imposta, è giusto discuterne con una fascia più larga possibile, tenendo presente sia gli interessi generali e di bilancio degli enti locali sia quelli di chi opera nel settore turistico».
( Di Filippo Ruberta’ su La Stampa)