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Rito abbreviato, udienza il prossimo 31 maggio, per Giovan Battista Vecchi, assistito dal legale Alberto Zanzi del Foro di Varese, all’epoca dei fatti candidato in corsa per la poltrona di primo cittadino alle passate elezioni amministrative di Stresa alla testa della lista “Insieme”. Ipotesi di reato contestata dalla
procura verbanese: falsità in atto pubblico commessa da pubblico ufficiale. “Le firme sono autentiche – spiega il difensore, avvocato Zanzi – Viene contestato a Vecchi di aver dichiarato la propria presenza in sede di autenticazione difformemente da quanto accaduto secondo la prospettazione accusatoria”  L’esposto fu presentato nel maggio scorso da Canio Di Milia, precedente primo cittadino,  riconfermato poi alla carica con le elezioni di marzo dell’anno scorso. Per la presentazione della lista occorrevano 30 firme: Vecchi ne raccolse 49 ma, dopo l’esposto denuncia di Di Milia, furono avviate  le indagini dai carabinieri della sezione di pg presso il Tribunale di Verbania e dai militari di Stresa. E dalle indagini, per i carabinieri, sarebbe emerso che in 17 casi la sottoscrizione non sarebbe stata regolare nel senso che Vecchi, in qualità di pubblico ufficiale (all’epoca dei fatti era consigliere comunale uscente) non sarebbe stato presente. 

(da Vco Azzurratv).