Un caloroso benvenuto al nuovo Parroco e Arciprete di Stresa don Gian Luca Villa. L'accoglienza festosa riservata ieri domenica 23 settembre 2012 è sicuramente di buon auspicio per un lavoro proficuo a servizio della nostra comunità. A nome mio personale e della città i migliori e sinceri auguri.
Discorso di benvenuto pronunciato al Centro Studi:
E’ con un pizzico di emozione che oggi a nome della
cittadinanza di Stresa mi accingo ad esprimere il saluto di benvenuto al nuovo Arciprete di Stresa don Gian Luca Villa.
Saluto tutti coloro che sono qui intervenuti, autorità, associazioni, semplici cittadini e parrocchiani, che con la loro presenza contribuiscono a scrivere una nuova pagina della già ricca storia della nostra comunità parrocchiale e della nostra stupenda cittadina.
Intendo ringraziare in modo particolare le autorità presenti.
In primo luogo le autorità religione, e quindi il rappresentante vescovile, vicario territoriale don Roberto Salsa, al quale chiedo di voler rappresentare i sentimenti sinceri di ringraziamento a Sua Eccellenza il Vescovo di Novara Mons. Franco Giulio Brambilla per il dono fatto alla nostra comunità del nuovo Pastore. Saluto la famiglia rosminiana che ci ospita nella persona del direttore del Centro Internazionale di Studi Rosmininiani don Umberto Muratore, nonché quella del Collegio Rosmini, nella persona del suo nuovo Rettore Don Eduino Minestrina cui porgo il benvenuto per il suo ritorno a Stresa. Saluto anche la comunità delle suore della Provvidenza dell’Arca Pacis e della suore di S. Giovanni Battista della nostra Casa di Riposo. Un particolare benvenuto anche ai parroci delle comunità viciniore qui presenti in questa occasione di festa.
Un benvenuto anche alle autorità civili presenti, al Sindaco di Bee, con tutta la sua amministrazione comunale, all’Arma dei Carabinieri qui rappresentata dal suo Comandante L.te Antonio Dinaprali, nonché a tutte le associazioni presenti che animano la nostra Stresa.
La presenza di tutti dimostra quanto sia radicato nella nostra cittadina il sentimento di appartenenza ad una unica comunità cittadina.
Permettetemi a questo punto, nell’ambito dei saluti, un caloroso ricordo a chi ha guidato la nostra Parrocchia per 26 anni. Possa giungere quindi a Don Angelo Zanetti il nostro ringraziamento ed il nostro affetto per il servizio reso in tanti anni di impegno pastorale ed il nostro più sincero augurio di una completa guarigione.
Oggi pertanto tutti insieme festeggiamo l’ingresso del nuovo Arciprete di Stresa.
Mio compito nel dare il benvenuto a nome di tutti è anche quello di presentare a Lei Don Gian Luca la nostra città, che come sa vanta una storia lunga addirittura più di un millennio.
E’ pur vero che Stresa è famosa nel mondo per la sua posizione geografica, per le sue stupende isole, per le sue bellezze naturalistiche, che le hanno invalso l’appellativo di perla del Lago Maggiore o capitale turistica del lago Maggiore. Ma non dobbiamo dimenticare che se Stresa è tutto questo lo dobbiamo anche alla sue genti a quanti hanno contribuito con grande umiltà e sacrificio nella storia alla sua crescita materiale civile spirituale.
Ebbene la mente di ognuno di noi in questo momento va a quelle tantissime persone che nel secolo scorso si sono profuse a servizio della città, chi nelle associazioni, nell’amministrazione del comune, nelle scuole, nella stessa parrocchia, molti dei quali oggi non ci sono più. La lista sarebbe lunghissima. Ed e’ bello ricordare, nella nostra storia, l’impegno degli stresiani, con il contributo di molti benefattori, per la costruzione dell’ex ospedale, della casa di Risposo Tadini, dell’ asilo Marzio Ostini ancora funzionanti.
Ed ancora nel dopoguerra, dopo anche il pesante tributo di sangue di molti stresiani, molti dei quali anche internati, l’impegno per la costruzione della nuova scuola elementare “Fogazzaro” e più di recente la scuola media “Clemente Rebora”. Per non parlare della geniale intuizione di far nascere la scuola alberghiera di Stresa, vero fiore all’occhiello del territorio ed la più antica d’Italia. Ma ancora la lungimiranza di alcuni stresiani nella costruzione, sempre nel dopoguerra, del Palazzo dei Congressi che ha trasformato Stresa nella città dei Congressi a livello internazionale. Si pensi ancora cosa hanno rappresentato e rappresentano la nascita del Centro Internazionale di Studi Rosminiani presso Villa Ducale e le Settimane Musicali di Stresa, che hanno aperto gli orizzonti della città verso un dinamismo ed un’anima culturale che ne completa il fascino.
Pensiamo anche alla nostra parrocchia. A tutti parroci che si sono succeduti e che non ci sono più e che con sacrificio, insieme a tutti i loro collaboratori laici e religiosi, hanno permesso la crescita della nostra comunità, con la costruzione delle nostre belle chiese, del Ricreatorio, che sicuramente meriterà un nuovo impulso, della ex colonia Pizzini. A loro vuole semplicemente andare il nostro pensiero in questo momento, consapevoli che il futuro di una comunità non può prescindere dalla sua storia e dalle persone che l’hanno edificata.
Certo hanno dato un contributo significativo alla crescita di Stresa, soprattutto in termini di prestigio e immagine, anche grandi personaggi che hanno scelto questa città quale loro ultima dimorato. Come non ricordare l’importante presenza di Anna Maria Bolongaro (con il suo determinante apporto per la costruzione della Chiesa Parrocchiale), di Rosmini e tutta la famiglia rosminiana, della Duchessa di Genova con la Regina Margherita proprio qui in questa casa e che non ha a caso viene scelto tradizionalmente per presentare il nuovo Parroco alla città. Questo è un luogo simbolo per Stresa perché grazie anche a questi personaggi, da paese prevalentemnete agricolo, la nostra città è riuscita a trasformarsi in cittadina che ha saputo trovare nella propria vocazione turistica la sua principale attività e forza economica. Ma da qui, è bene ricordarlo, non sono solo passati grandi uomini della nostra Italia, tra letterati e uomini di stato, che hanno dato impulso al Risorgimento Italiano, ma anche grandi uomini di fede come il nostro Beato Rosmini e Rebora, che ancora oggi contribuiscono alla crescita umana e spirituale delle nuove generazioni. Uomini “grandi” che sono e potranno essere fonte di ispirazione per l’importante ministero pastorale che Lei Don Gian Luca si accinge ad iniziare.
Un compito impegnativo, come tutti possiamo comprendere, soprattutto in una società come quella contemporanea fonte di tante distrazioni e problematiche.
Ma la forza della nostra storia e degli uomini che l’hanno costruita potranno essere di grande aiuto perché insegnano a noi tutti valori, quali il dialogo e l’umiltà, che resistono alla forza del tempo. Ed è quindi fuor di dubbio che questo suo nuovo impegno pastorale potrà dare i frutti sperati, possa anche accompagnare una crescita civile e spirituale della nostra comunità, nella misura i cui Vi sarà un forte impegno e uno sforzo congiunto di tutti.
L’impegno, in questo momento così solenne e importante, di una istituzione, quale quella comunale, sarà quello, pur nel rispetto dei ruoli che devono contraddistinguere Chiesa e Stato, di collaborare e dialogare con l’istituzione che Lei rappresenterà. L’auspicio che questo intendimento sia colto da tutti, per permetterLe di lavorare con serenità e rinnovato spirito partecipativo.
Sappiamo bene che, parafrasando anche Rosmini, non viviamo più nell’epoca in cui il mondo andava verso la Chiesa, ma al contrario oggi è la Chiesa che deve andare verso il mondo e quindi aprirsi al dialogo con tutti.
Per fare questo occorre pazienza e umiltà, ma soprattutto occorre che la comunità tutta insieme si stringa intorno al suo nuovo Pastore e lo accompagni in questa entusiasmante avventura.
Buona festa dunque a tutti. A nome di tutta la città, benvenuto Don Gian Luca, a Lei i più sinceri auguri di buon lavoro per l’importante ministero pastorale che si accinge a compiere.
Avv. Canio Di Milia
Sindaco di Stresa